Riforma del Terzo Settore: un incontro online con le associazioni. L’Assessore Jerovante: “Comunicare e informare i cittadini sono passi fondamentali per favorire trasparenza e partecipazione”
Si è svolto ieri, 9 febbraio, alla presenza di realtà associative provenienti da Noci e non solo, l’incontro informativo online promosso dall’Assessorato alla Socialità e all’Associazionismo per tornare a parlare di Riforma del Terzo Settore e delle opportunità che questa apre a tutte le realtà che decideranno di adeguarvisi. Presenti, la dr.ssa Serenella Pascali, del Servizio regionale Economia Sociale e Terzo Settore – Ufficio RUNTS, e la dr.ssa Anna Maria Candela, del Servizio regionale Promozione e sviluppo delle Economie Culturali.
«Comunicare e informare i cittadini sono passi fondamentali per favorire trasparenza e partecipazione – commenta l’Assessore Marta Jerovante. – Anche per questo motivo abbiamo voluto promuovere questo secondo momento di approfondimento sul tema della Riforma, anche perché sono proprio i Comuni il tramite tra gli enti del terzo settore e la Regione Puglia per il disbrigo delle pratiche necessarie agli adeguamenti. Per questo ringrazio vivamente le dr.sse Pascali e Candela per il tempo e la competenza messe a disposizione della nostra comunità, e le dr.sse Quarato e Rotunno, del nostro Ufficio Socio-Culturale, per la loro presenza. In questo momento – continua l’Assessore, – ci stiamo adoperando per fare una ricognizione di quelle che sono le realtà attive sul territorio, in modo tale da costruire reti di collaborazione stabili, acquisire anzitempo progettualità e cogliere le occasioni offerte dai bandi anche per i settori Sociale e Culturale; abbiamo intenzione di snellire le procedure di iscrizione all’Albo Comunale delle Associazioni e rendere questo strumento maggiormente operativo; stiamo lavorando ad un nuovo Regolamento per la concessione di contributi economici alle associazioni; e infine vogliamo rilanciare gli istituti di partecipazione. In questo sarà necessario il confronto costante e l’acquisizione di informazioni e suggerimenti da parte dei diretti interessati, anche attraverso incontri come quello di ieri o la somministrazione di questionari. Le oltre ottanta iscrizioni all’evento, che è stato seguito a flussi variabili da circa una trentina di partecipanti contemporaneamente, ci dà la percezione che v’è attenzione e voglia di fare, soprattutto dopo questo periodo di pausa forzata dovuta alla pandemia e ai necessari distanziamenti che sono l’antitesi della socialità. Su questa voglia di essere, e di essere insieme, vogliamo puntare».