25 novembre: giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Il CAV Andromeda in prima linea: le iniziative in programma a Noci
Quest’anno, se pur in questa inedita circostanza del tutto inedita, si rende ancor più necessario celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Oggi più che mai, infatti, nella nostra condizione di isolamento dovuta alla pandemia, aumentano esponenzialmente gli episodi di violenza domestica. Se per molti la quarantena è una forma di tutela per la propria salute, per molte donne, costrette in nuclei familiari e parentali disfunzionali e violenti, questa circostanza è una vera e propria tortura.
Il CAV Centro Antiviolenza Andromeda, in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Putignano, sempre in prima fila nella lotta alla violenza contro le donne, proprio per questa ragione ha organizzato una lunga maratona di iniziative, con incontri con le scuole, gruppi di lettura, piccoli laboratori, che prendono il via già a partire da oggi, 24 novembre, per proseguire anche nelle prossime settimane.
Si parte questa sera, alle 19:00, con la presentazione di “Letture da femmine. Il Club del libro per destrutturare gli stereotipi di genere”, il primo BookClub del Centro Antiviolenza Andromeda, nato grazie alla collaborazione con la Libreria Fatti di Carta di Noci: 15 donne si incontreranno online, e con la guida di Annalisa Colucci, libraia, e Francesca Palmisano, psicologa del CAV Andromeda, potranno confrontarsi, scoprirsi, riflettere sulle radici della violenza e sugli stereotipi che la sorreggono, attraverso le pagine di libri scelti mese per mese.
Il 25 novembre, invece, sarà interamente dedicato all’universo delle e degli adolescenti, attraverso una lunga Maratona online che, travalicando i confini provinciali, coinvolgerà tutti i territori in cui opera la rete dei CAV di Sud Est Donne, attraverso 6 ambiti Territoriali, oltre 40 classi degli Istituti Superiori,16 figure professionali e più di 800 studenti partecipanti. L’obiettivo, raggiunto, era quello coinvolgere in una vera e propria maratona di incontri ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni, al fine di fornire chiavi di lettura per riconoscere i modelli culturali che si nascondono dietro i fenomeni di discriminazione e violenza e di consapevolizzare e contrastare comportamenti aggressivi e/o violenti nei rapporti interpersonali, nelle dinamiche di classe e familiari. La Maratona online continuerà anche nel pomeriggio del 25 novembre, sulla piattaforma di Google Meet con un ricco programma di interventi: alle ore 15:00, si svolgerà l’incontro “Ingegnera, sindaca o astronauta: libere di immaginare il futuro” con Angela Lacitignola; a seguire, alle 16:00, “Prenderci cura di noi: le relazioni ai tempi del Covid” con Rosy Paparella; alle 17:00 sarà la volta di “Corpo digitale: un nuovo campo di battaglia” con Isabella Borrelli, per poi concludere alle 18:00 con “Perché lo chiamiamo amore se fa male e uccide?” con Désirée Prestifilippo.
Per partecipare è necessario iscriversi compilando il seguente form: https://bit.ly/maratonaonline25novembre.
È possibile inviare domande/riflessioni da approfondire durante gli incontri alla mail donnesudestbarese@alice.it (specificando a quale incontro si fa riferimento).
Venerdì 27 novembre, alle ore 16:30, riprenderanno, per le sole donne ospitate all’interno del Co-housing di Noci, gli appuntamenti de “Il giardino delle donne”, una serie di laboratori manuali/creativi pensati per riscoprire le radici del proprio sé.
Infine, a partire dal 6 dicembre, si darà avvio, al laboratorio online “Per una rappresentazione di sé”, curato da Roberta Mansueto e Sara Hillebrand, con l’affiancamento delle operatrici del Centro Antiviolenza Andromeda: il percorso prevede 6 incontri, durante i quali saranno approfondite le figure di diverse artiste e si proporranno tecniche e materiali che facilitino il processo creativo personale e collettivo. Un viaggio condiviso attraverso le storie e le espressioni artistiche delle figure trattate.
Continua, infine, costante e silenzioso, il lavoro delle volontarie di Gramigna, l’Orto Sociale delle donne inaugurato lo scorso settembre nell’agro di Noci, grazie al sostegno del Comune di Noci e alla collaborazione dell’Azienda Agricola Infestante: le verdure e gli ortaggi piantumati alla fine dell’estate stanno per giungere a maturazione per poi essere distribuiti gratuitamente tra tutte le donne in stato di necessità seguite dal CAV Andromeda.
«Ringrazio tutto il team del CAV Andromeda per l’attività costante svolta sul nostro territorio, un fatto non certo scontato per un piccolo Comune come il nostro. Da Amministratrice credo fortemente nella necessità, ancora oggi, di parlare non solo di violenza, ma anche di discriminazione di genere – dichiara l’Assessore alla Socialità e Pari Opportunità, Marta Jerovante. – Viviamo in una società ancora molto patriarcale, nella quale sia in famiglia che nel mondo del lavoro gli uomini rivestono ruoli più importanti e il loro fare ha una maggiore considerazione. Questo ci richiama tutte e tutti a non atrofizzare i ragionamenti alle celebrazioni di una giornata, ma a farci testimoni materiali di un cambio di rotta. Se agli uomini è giusto chiedere rispetto, alle donne giunga l’invito a farsi protagoniste nelle comunità in cui vivono e operano, “principi attivi”, sostanza oltre le apparenze. A tutte coloro che, invece, stanno vivendo da mesi l’incubo dell’isolamento nella violenza e nel sopruso, giunga l’abbraccio di tutti noi, con la viva speranza che tutto questo possa presto finire».
«In queste settimane non ho mai risparmiato di esternare parole di vicinanza a tutti coloro che, per varie ragioni, sono costretti in isolamento a causa della pandemia. Ho sempre un qualche dubbio sul valore delle giornate simboliche, come questa: il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di creare le condizioni affinché esse non siano più necessarie – ha aggiunto il Sindaco, Domenico Nisi. – La violenza, esercitata nei confronti delle donne, nei modi più disparati, non può e non deve essere tollerata in una comunità che ama definirsi civile. Questo è l’imperativo in ogni luogo. L’esercizio dei diritti non può richiedersi senza la pratica dei doveri. Questo è il messaggio che vorrei arrivasse forte e chiaro a tutte e a tutti, affinché le celebrazioni non restino meri atti simbolici, ma fatti di sostanza».
Non poteva mancare un pensiero di Mimma Palmisano, Presidente della neo-costituita Commissione Parità e Pari Opportunità, che in questi giorni è a lavoro per organizzare il suo lavoro ed essere, quanto prima, pienamente operativa: «Pur non amando le celebrazioni, ritengo di fondamentale importanza che la data del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, diventi una data scolpita nel nostro calendario mentale, come il Natale. Questo perché rappresenta una vera battaglia di civiltà. Fino a quando le donne non diverranno protagoniste di una Vera libertà, declinata in termini lavorativi, economici, culturali, sessuali, che sarà tanto scontata da non fare più notizia; fino a quando ci saranno vittime da piangere e donne da commiserare, ci sarà bisogno del 25 novembre».