Crisi Ucraina: il Comune di Noci si mobilita
L’appello del Sindaco alla pace e alla solidarietà. L’Assessore Conforti alla manifestazione di Coldiretti a Bari. L’Amministrazione si organizza per attivare forme di sostegno concreto alla popolazione ucraina
Hanno partecipato in circa 2500 – tra agricoltori, pescatori e allevatori – a Bari alla manifestazione di protesta su scala nazionale indetta da Coldiretti sabato 26 febbraio contro la guerra in Ucraina che, oltre a destabilizzare la pace in Europa, disastrose conseguenze potrebbe avere sulle nostre economie a causa dell’impennata dei prezzi del carburante, che non consente agli operatori economici di coprire i costi di produzione.
Diversi i Comuni che hanno voluto sostenere le categorie in questa protesta, tra cui anche Noci. Ha partecipato, infatti, alla manifestazione l’Assessore alle Attività Produttive Natale Conforti: «La crisi Ucraina e le conseguenze economiche che ne derivano, rappresentano una ulteriore mannaia sulle teste dei produttori agricoli del nostro territorio. Per questo abbiamo manifestato in loro sostegno. Con la speranza viva che quella odierna possa essere una giornata decisiva per negoziare la pace e mettere immediatamente fine alle tensioni. Non possiamo permetterci un’altra ricaduta. Chiediamo a gran voce una pace rinnovata e duratura».
Anche il Sindaco Domenico Nisi, negli scorsi giorni ha rivolto un appello in tal senso: «L’art. 2 dello Statuto del Comune di NOCI recita: “In conformità ai principi costituzionali e alle norme internazionali che riconoscono i diritti delle persone e dei popoli e sollecitano l’adempimento del dovere di solidarietà, il Comune ripudia la guerra, promuove la cultura della pace e combatte ogni manifestazione di intolleranza e razzismo”. Per questo, sulla facciata del nostro palazzo comunale è stabilmente esposta la bandiera della Pace a indicare che la Pace deve essere promossa e ricercata ogni giorno, in ogni luogo e contesto sociale, nelle relazioni quotidiane come nei rapporti internazionali. Alla solidarietà nei riguardi della popolazione ucraina e alla vicinanza che esprimo ai cittadini ucraini che risiedono a Noci, condividendo la loro sofferenza, facciamo seguire l’impegno a promuovere l’educazione alla pace nelle scuole, nelle associazioni, nei nostri luoghi di lavoro e nelle istituzioni. Tanti, in queste ore e in ogni parte del mondo, illuminano piazze, palazzi, monumenti con i colori della bandiera ucraina. In quella nazione la bandiera è simbolo di libertà e indipendenza che oggi vengono difese con enormi sacrifici e con il prezzo della vita. Penso a quanto, a volte, per noi tutti diventi insopportabile un qualsiasi piccolo disagio o difficoltà. Dovremmo, forse, chiederci se siamo disposti a spingerci “oltre” parole e simboli di solidarietà. Se siamo disposti a dire al nostro Governo che, pur correndo rischi per la nostra economia, bisogna essere risoluti come Unione Europea e comunità internazionale nelle sanzioni contro la Russia; dovremmo chiederci se siamo pronti a rischiare anche noi di patire in prima persona le difficoltà che potrebbero derivare da una guerra su vasta scala, non combattuta con le armi, ma con gli strumenti dell’economia. La solidarietà vera spesso comporta il sacrificio del tuo per condividerlo con l’altro. L’adempimento di questo dovere ci richiama, oggi più che mai, e ci interroga nell’intimo delle nostre coscienze».
L’Amministrazione è all’opera anche per attivare azioni di concreto sostegno alla popolazione ucraina: «Stiamo valutando, con l’Assessore alle Politiche per l’integrazione e l’accoglienza Marta Jerovante l’opportunità di organizzare anche nella nostra comunità misure concrete di aiuto e supporto alla popolazione ucraina – spiega l’Assessore alla Cultura Angelica Intini. – In attesa degli sviluppi attesi per questa giornata di fondamentale importanza, nei prossimi giorni daremo comunicazione sulle misure predisposte in tal senso».