Inaugurato il Canile Sanitario: un altro passo necessario ad arginare il fenomeno del randagismo
È stato inaugurato ieri mattina (14 marzo) il Canile Sanitario sito presso la ex scuola rurale della Strada Vicinale Murgia Albanese.
Presenti il Sindaco Domenico Nisi, il Dirigente SIAV A Area Sud - Servizio Veterinario Sanità Animale ASL BA Dott. Vito Antonio Paradiso, il Dirigente Servizio Randagismo ASL BA Dott. Antonio Colamonaco, la Presidente dell’Ass. “Il Gabbiano” gestore della struttura Dott.ssa Giuliana Palazzi, e la Presidente Ass. SOS Adozioni4Zampe ONLUS Enza Ardone.
Con l’apertura di questa struttura, l’Amministrazione Comunale mette un altro passo importante rispetto agli impegni presi con la città, allo scopo di contribuire a risolvere il problema del randagismo. Un risultato ottenuto grazie ad un lavoro corale dell’Assessore Natale Conforti, dell’Ufficio Tecnico Comunale e naturalmente dell’Asl di Bari. Questa però non è che la fine di un percorso che ha visto, in questi anni, l’Amministrazione lavorare sul territorio, soprattutto grazie al prezioso contributo dei volontari dell’Associazione SOS Adozioni4Zampe ONLUS. Un contributo che certo non termina oggi, ma che si rinnova nella collaborazione con l’Ass. “Il Gabbiano” (gestore della struttura), come dichiarato dalle referenti presenti all’inaugurazione.
Noci è una città a forte vocazione zootecnica e, per tale ragione, l’inaugurazione del Canile Sanitario risulta essere un passo fondamentale per la gestione del fenomeno del randagismo. Questo è un territorio costellato di masserie, che oltre a connotare il paesaggio, rappresentano una delle principali fonti di alimentazione del fenomeno del randagismo. Il randagismo è un fenomeno di natura biologica, che tuttavia rappresenta una nota stonata in un territorio bellissimo, perché porta a colpevolizzare una specie animale là dove manca nell’uomo il senso civico. Per questo uno degli impegni che l’Asl si è assunta, è quello di avviare un’intesa campagna di comunicazione e sensibilizzazione per incentivare le sterilizzazioni e le microchippature. L’intento è quello anche di costruire col tempo dovremo un database, che consenta di mappare la popolazione canina per tenere sotto controllo la situazione. E per far ciò è necessario che l’Ente comunale, l’Asl e le associazioni dialoghino in modo sinergico.