Insediata la Commissione Pari Opportunità nel segno dell’educazione alle differenze. Mimma Palmisano nominata Presidente
Si è insediata questa mattina, 14 ottobre, la Commissione per la Parità e per le Pari Opportunità, dopo la nomina da parte del Consiglio Comunale lo scorso 30 settembre delle componenti, che ricordiamo sono: il Consigliere Maria Rosaria Lippolis (per diritto), Mietta Cosima Leone, Maria Francesca D’Onghia, Magda Ausonia Amatulli e Mimma Palmisano.
È stato il Presidente del Consiglio Fabrizio Notarnicola ad introdurre i lavori, con la lettura dell’Art. 36, comma 1 dello Statuto Comunale, che disciplina il funzionamento di quest’organismo di partecipazione e ne stabilisce i compiti, così esposti:
1. predisporre programmi e proposte per promuovere le azioni di contrasto alle discriminazioni di ordine sociale, culturale ed economico e garantire l’uguaglianza e la parità, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica, condizione personale e sociale;
2. adottare tutte le iniziative volte alla realizzazione dei programmi comunitari in materia di parità, pari opportunità e azioni positive;
3. curare il coordinamento tra Enti ed Associazioni per l’attuazione di progetti locali, territoriali e nazionali che riguardino le pari opportunità, cultura delle differenze, equità e qualità sociale per donne e uomini.
Quindi è stata designata - all’unanimità - quale Presidente Mimma Palmisano.
«Alla Presidente e a tutte le componenti della Commissione le mie congratulazioni e i miei auguri – ha dichiarato l’Assessore alle Pari Opportunità, Marta Jerovante. – Sono fortemente convinta che quest’organismo possa dare operatività ed efficacia alla programmazione del mio assessorato e per questo, da parte mia, garantisco tutto il supporto necessario. L’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le altre discriminazioni sono valori e principi ispirati dall’art. 3 della Costituzione. I Principi di eguaglianza e di non discriminazione sono al centro del modello sociale europeo e costituiscono i capisaldi posti a fondamento dell’Unione europea. Il genere, la razza e l’origine etnica, l’orientamento sessuale, la disabilità, l’età, la religione sono fattori a rischio di discriminazione. Appaiono perciò urgenti una riflessione culturale ed un’azione educativa innovative, in ragione del permanere di modalità e contenuti educativi di fatto discriminanti – ha spiegato l’Assessore. – Con riguardo al genere, assistiamo, paradossalmente, ad un evidente affievolirsi della consapevolezza dei diritti delle donne e al diffondersi di modelli e stili di relazione tra i generi fondati su una pericolosa cristallizzazione dei ruoli. Gli stereotipi legati al genere creano gabbie invisibili che impediscono la piena realizzazione delle specificità individuali, non solo per le femmine ma anche per i maschi, e possono costituire le premesse culturali per una tacita ed insidiosa legittimazione di tante forme di violenza. Impegnarsi contro le forme di discriminazione, insistere sulla parità, non vuol dire promuovere un astratto egualitarismo, o accondiscendere ad un certo relativismo; al contrario, educare alle differenze, al rispetto delle differenze, vuol dire scardinare gli stereotipi. In ragione della centralità dei processi educativi nel garantire l’effettività dei diritti di tutte e tutti, lo si dovrà fare a partire dalle aule scolastiche, dove è necessario lavorare strenuamente nell’ottica del superamento degli archetipi e dei costrutti subculturali dei ruoli di genere, nell’ottica della reciproca conoscenza e convivenza delle diverse culture e del senso di una comune appartenenza, al di fine di prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo e, ancora, con l’obiettivo di sensibilizzare sui temi della comunicazione non ostile, promuovendo una cittadinanza attiva e globale attraverso forme di impegno e di partecipazione che, ne sono convinta, la Commissione Pari Opportunità saprà attivare in seno alla nostra comunità».
«Colgo con favore il ruolo assegnatomi e ne sono onorata. Di questo ringrazio tutti – ha commentato la neo Presidente della Commissione Mimma Palmisano, - soprattutto perché ho subito colto nelle altre componenti la Commissione fattività, concretezza e consapevolezza. Tutte hanno delle esperienze alle spalle da mettere a disposizione, vengono dal mondo dell’associazionismo e dimostrano di avere un reale interesse verso le tematiche rispetto alle quali dovremo andare a ragionare. I presupposti per lavorare e lavorare bene, pertanto, mi pare ci siano tutti. Spero che si riescano a migliorare alcuni aspetti della vita della nostra città, che si riescano a far emergere criticità e problemi, per poter lavorare a soluzioni rispondenti alle reali esigenze della nostra comunità. Da parte nostra c’è la volontà di mettersi al servizio del paese».
Cogliendo i suggerimenti venuti dal Presidente del Consiglio e dall’Assessore, sono state sommariamente identificate le tracce su cui lavorare immediatamente: un Regolamento per il funzionamento della Consulta, previsto dallo Statuto; e un’iniziativa per il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, anche in collaborazione con il CAV (Centro Antiviolenza).
Ciascuna delle componenti ha avuto modo di presentarsi, raccontato il proprio vissuto, le proprie esperienze e ciò di cui si occupa, ciascuna annunciando già spunti originali di riflessione.
Le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro anche da parte del Presidente del Consiglio Fabrizio Notarnicola e del Sindaco Domenico Nisi.